Una nuova risposta di Bnp Paribas per il cash: i certificati valutari

2023-02-22 18:47:14 By : Ms. Lin Jenny

Far rendere la liquidità: è la sfida che sia l’industria finanziaria sia gli investitori stanno perseguendo con difficoltà soprattutto dopo lo scatto dell’inflazione. Gli strumenti adottati sono tanti ma la remunerazione non sempre appare adeguata. Conti deposito, fondi monetari, titoli di Stato e bond corporate hanno sì ripreso fiato ma i rendimenti reali, depurati cioè dell’andamento del costo della vita, risultano alla fin fine ancora negativi, salvo che ci si accolli livelli di rischio elevati. Da alcuni mercati non solo europei sono giunte così nuove alternative, che meritano attenzione, proprio perché rappresentano scelte più vantaggiose, sebbene semplici da gestire. Si tratta dei certificati Dual Currency, che Bnp Paribas propone ora in Italia.

Sono certificati d’investimento a breve termine, con sottostante il mercato delle valute caratterizzati da una rischiosità medio-bassa, classificata 2 o 3 rispetto al massimo di 7 secondo la graduatoria dell’indicatore di rischio pubblicato sui relativi Kid. Bnp Paribas è il primo emittente in Italia a proporli, per ora sul rapporto di cambio euro/dollaro, il più liquido in assoluto e il più seguito dai mercati, con una peculiarità decisiva, quella di un nominale 100, quindi molto basso.

Per capirne il funzionamento conviene analizzare uno specifico Dual Currency sul cambio Eur/Usd. Per esempio quello con strike - livello di riferimento iniziale del sottostante rispetto al quale si calcola la performance – di 1,07 (scadenza 17/3/2023 – premio 2,32%, che equivale al 9,28% su base annua). Ipotizzando di acquistarlo sul mercato secondario, a scadenza saranno possibili due situazioni:

La comprensione del meccanismo non comporta quindi particolari difficoltà. È evidente come sia fondamentale individuare lo strike appropriato nelle diverse fasi del cross valutario. Importante intuire quindi che quanto più uno strike è superiore al livello di quotazione dell’Eur/Usd, tanto inferiore sarà il rendimento offerto dal certificato, poiché il rischio che a scadenza il cambio sia maggiore dello strike diminuisce. Ciò che importa valutare sta proprio in questo ed è il segreto – chiamiamolo così – per gestire in maniera più prudenziale o più aggressiva i Dual Currency.

Decisiva la scelta di Bnp Paribas di quotare i Dual Currency al Sedex di Piazza Affari, agevolandone l’utilizzo nel tempo. Gli scambi d’altra parte sono favoriti dal fatto che la loro gamma – molto articolata in base a strike e scadenze – assicura un alto grado di personalizzazione, in rapporto alle previsioni di andamento del cambio. Di qui la possibilità di correggere il tiro in caso di movimenti veloci, sebbene la volatilità del cross Eur/Usd sia nettamente minore rispetto ad altre coppie di valute. In merito Bnp Paribas prevede di ampliare in futuro l’offerta anche ad altri cambi, il che consentirà di incrementare le occasioni da cogliere nel settore delle divise, con rendimenti ben superiori rispetto ai classici strumenti di investimento di breve ma perfino di lungo periodo.

Naturalmente ci sono altri aspetti tecnici da conoscere. Li spiegheremo in un prossimo approfondimento. Fondamentale è però confrontare fra loro i vari Dual Currency già presenti sul mercato visto che uno dei punti di forza sta proprio nella diversificazione di quelli disponibili, che è necessario analizzare per coglierne al meglio le opportunità.


in collaborazione con BNP Paribas

Articolo originale pubblicato su Money.it qui: Una nuova risposta di Bnp Paribas per il cash: i certificati valutari

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