Scandalo Qatargate, disposti i domiciliari per Cozzolino: “Tangenti dai servizi segreti marocchini”. I legali si oppongono alla consegna al Belgio - La Stampa

2023-02-22 18:38:29 By : Ms. YAN WANG

La voce de La Stampa

Il Pd: pronti a costituirci parte civile. Anche l’italo-belga Tarabella in stato di fermo

«Dagli elementi raccolti dalla Vsse», i servizi segreti belgi, Andrea Cozzolino, per il quale la Corte d’Appello di Napoli ha disposto, oggi, i domiciliari, avrebbe «direttamente ricevuto fondi da Abderrahim Atmoun».

L’ambasciatore del Marocco in Polonia, «reclutato dai servizi segreti» del Paese nordafricano, è al centro del sistema di tangenti scoperto dai magistrati belgi che ha terremotato il Parlamento europeo. E con Atmoun, l’eurodeputato napoletano sospeso dal Pd e arrestato ieri su mandato europeo, per l’accusa sarebbe stato «costantemente in contatto».

Nel provvedimento, eseguito dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Napoli, si elencano una serie di elementi di prova raccolti dalla polizia federale belga. Due gli incontri di persona tra Cozzolino e Atmoun finiti sotto la lente degli investigatori. Il 3 giugno 2021 Atmoun è andato a trovare Cozzolino nel suo appartamento a Bruxelles, «per chiedergli di parlare urgentemente con il ministro degli Affari esteri marocchino». Più di recente, il 1° giugno 2022, è stato Cozzolino ad andare a trovare in Polonia Atmoun, da cui avrebbe «ricevuto un’onorificenza e il dono di una cravatta». Con lui, in quell’occasione – secondo quanto si legge nel mandato di arresto europeo – avrebbe discusso «della linea da seguire nell’ambito della Commissione parlamentare mista Ue Marocco».

Ancora, nelle mani degli investigatori ci sarebbe un’intercettazione in cui l’ex eurodeputato Antonio Panzeri con l’assistente parlamentare di Cozzolino, Francesco Giorgi, si sarebbero messi d’accordo perché Cozzolino e l’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili (compagna di Giorgi) venissero designati nella commissione d’inchiesta per far luce sull’uso dello spyware «Pegasus» con il compito di «difendere gli interessi del Marocco». Poi ancora vengono messi nero su bianco due sms che Giuseppe Meroni, suo ex assistente, avrebbe inviato a Panzeri, il 7 dicembre 2021, dopo una riunione sulla risoluzione Qatar: «Qatar risolto». E ancora: «Il quadrumvirato Cozzolino, Moretti (eurodeputata Pd, ndr.) , Arena, Tarabella ha colpito con attenzione, precisione , efficacia».

Quando ieri la Gdf di Napoli è andata ad arrestarlo nel suo appartamento al Vomero, Andrea Cozzolino non c’era. Era ricoverato in una clinica napoletana per alcuni accertamenti. Così, appena l’eurodeputato – già sospeso dal Pd che ha annunciato di costituirsi parte civile contro di lui in un eventuale processo – è stato dimesso, gli investigatori lo hanno arrestato: finirà nel carcere di Poggioreale.

Come l’eurodeputato belga Marc Tarabella, arrestato già all’alba di ieri, anche Cozzolino è accusato di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio, in questa nuova ondata di provvedimenti che scuotono le istituzioni europee. E che erano già nell’aria quando, il 13 gennaio, la procura federale ha chiesto al Parlamento europeo la revoca dell’immunità per entrambi i politici coinvolti dalle indagini sul Qatargate, il presunto sistema di mazzette pagate da Qatar e Marocco per condizionare le politiche europee. Gli avvocati dell'europarlamentare si sono opposti alla consegna all'autorità giudiziaria belga

Così, in mattinata, gli investigatori della polizia federale belga hanno perquisito e messo sotto sequestro gli uffici al Parlamento europeo di Tarabella e Cozzolino e l’appartamento di quest’ultimo nel quartiere di Ixelles, a Bruxelles. «Finalmente, vi aspetto da due mesi, ora potrò essere ascoltato» avrebbe detto Tarabella agli agenti che si sono presentati a casa sua per arrestarlo. Interrogato dai magistrati belgi, proprio Panzeri aveva parlato del suo coinvolgimento nel sistema, spiegando che Tarabella sarebbe stato «ricompensato più volte per un importo totale, a memoria, tra i 120 mila e i 140 mila euro». Accuse che il politico ha sempre respinto. Gli investigatori hanno sequestrato anche una cassetta di sicurezza che Tarabella aveva in una banca di Liegi e il suo ex ufficio al comune di Anthisnes, di cui l’eurodeputato è sindaco.

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