Recensione Honor Magic5 Lite: uno smartphone “semplice”.

2023-02-22 18:04:04 By : Ms. bella Wang

A certificare che il Magic5 Lite è un superbo “battery phone” ci ha pensato persino DxoMark, che lo ha premiato come migliore per autonomia della batteria. Lo confermiamo anche noi per la prova empirica: Honor ha trovato la quadra tra prestazioni e durata. Come? Integrando un chipset capace di supportare tutte le app più diffuse e utilizzate (Qualcomm Snapdragon 695 5G) abbinato a un accumulatore da 5.100 mAh. Il combinato disposto è una durata super, nonostante il display Oled da 6,67″ a 120 Hz, perché anche questo è stato gestito in modo da non generare un impatto energetico eccessivo. Ci torneremo sul punto ma per dire che Honor ha tanto conclamato questa “lunga durata” del Magic5 Lite che possiamo solo confermare quanto promesso dal brand e quanto rilevato da verifiche indipendenti di DxoMark. È una dote non da poco, ci mancherebbe, ma non è quella che ci ha colpito di più. Ciò che ci ha convinto del primo dispositivo della nuova gamma Magic5 è la semplicità. Ossia, la capacità del Lite di adattarsi a un ampio ventagli di utenti, da chi vuole fare il primo passo nel mondo degli smartphone (Android) a chi cerca un dispositivo intuitivo e affidabile, anche nel caso di utenti senior. Honor è andato dritto verso la pancia del mercato con un prodotto equilibrato, completo, leggero, curato nel design e a un prezzo giustificato da alcune soluzioni premium. Il tutto a 389,90 euro con diversi vantaggi se si acquista durante il periodo di pre-order, tra cui la cover firmata Honor Talents di cui vedete una versione qui di seguito.

A iniziare dal display. Il Magic5 Lite presenta un generoso pannello con profondità di colore a 10 bit (oltre 1 miliardo di colori) contraddistinto dai bordi arrotondati per ridurre al massimo le cornici. Non a caso Honor dichiara che il pannello Oled occupa il 93% della superficie frontale, lasciando i bordi appena percepibili. Questo è un approccio in stile premium che abbiamo visto già sul flagship 2022 Magic4 Pro e che si ritrova su un prodotto di fascia più appetibile. Il display è sempre il primo elemento con cui si entra in contatto: un ottimo pannello conquista subito gli occhi e soddisfa nell’esperienza di utilizzo.

Honor ha ben chiaro questo concetto e l’Oled vanta una risoluzione di 2.400×1.080 pixel (rapporto 20:9, 395 ppi di densità) e un calibrazione dei colori accurata, superiore alla media rispetto al segmento in cui si inserisce il Magic5 Lite. Questo si traduce in un punto di bianco preciso e in un’ottima visualizzazione multimediale, a tutto vantaggio dello streaming e delle foto. Ne beneficia anche il sistema operativo Magic UI 6.1 basato su Android 12. Sì, la scelta di Honor è stata conservativa nella logica di garantire la massima compatibilità con una piattaforma collaudata e adatta a soddisfare più del 90% delle esigenze degli utenti. Il Magic5 Lite è reattivo con tutte le app più diffuse, siano esse di produttività, di messaggistica, social e di streaming; persino il gaming è gestito a un ottimo livello, con i giochi più diffusi. Se si provano i titoli più esigenti dal punto di vista grafico, bisogna scendere a compromessi in termini di qualità. Ma il Magic5 Lite non è nato per essere gaming, o per essere fotografico o per soddisfare una specifica esigenza: si tratta di un prodotto di fascia media e completo, capace di supportare senza sforzi e in modo fluido gli utilizzi più comuni e diffusi.

Così l’ambiente di utilizzo di Magic UI 6.1 è quello già visto sugli Honor, solo perfezionato nel tempo, e ripropone una versione migliorata ed estesa dell’interfaccia standard di Android. Si può scegliere se operare con i tasti funzione oppure utilizzare le gesture tipiche di Honor: questa selezione avviene in fase di configurazione iniziale dello smartphone. Nella quale, onde evitare di causare problemi, viene proposto anche di trasferire i dati dal vecchio al nuovo modello. Ancora una volta, il concetto di base è la semplicità: togliere complessità d’uso agli occhi dell’utente anche passando da una personalizzazione software di Android 12.

A proposito di personalizzazione, la Magic UI 6.1 consente di intervenire su tutti gli aspetti: dallo sfondo alle icone, fino ai font e all’Always on display per adattare l’interfaccia ai gusti personali. Inoltre, è possibile attivare sia l’interfaccia standard, sia quella semplificata che riduce il numero di icone, ingrandisce i font e restituisce un’esperienza più leggera, dedicata agli utenti meno avvezzi all’uso dello smartphone ma che non vogliono rinunciare alle app e alle potenzialità di Android.

Il concetto perseguito da Honor è versatilità: rendere Magic5 Lite interessante, come abbiamo detto in apertura, per un’ampia platea di utenti che cercano le potenzialità di Android senza complicarsi la vita. E, in questo senso, vanno anche interpretate alcune funzioni di ottimizzazione che potremmo definire come dedicate a tranquillizzare i consumatori sulla longevità nel tempo dello smartphone.

Ci riferiamo, per esempio, alla tecnologia Honor Ram Turbo che dedica 5 GB dei 128 GB di storage per estendere la Ram integrata da 6 GB che supporta il SoC Snapdragon 695. Questo permette di conferire maggiore reattività al sistema nel suo complesso per supportare ancora meglio le app. Precisiamo subito che non abbiamo fatto girare benchmark sul Magic5 Lite per due motivi: la versione software è quella fornita di fabbrica e attendiamo una release aggiornata per una versione aggiornata dei test; questo genere di smartphone sono più interessanti per il “pacchetto” che offrono. A dire, che semplicità e versatilità superano risultati di benchmark che dicono tutto e dicono niente. L’esperienza d’uso nostra è sempre stata fluida, con tutte le app più diffuse e non solo e anche con una qualità audio premium.

Il Magic5 Lite ha speaker mono integrato nella parte inferiore, dove c’è la porta di ricarica Usb-C, piuttosto potente. Nella stessa zona si trova il microfono per le chiamate vocali: in abbinata con una buona capsula auricolare, si ottengono telefonate chiare. In più è supportato il 5G, per la navigazione veloce sulle reti di nuova generazione. Honor ha studiato bene la disposizione delle antenne perché lo smartphone ha una ricezione sempre buona sia della rete mobile, sia del Wi-Fi (non supporta la release 6). Se poi si abbinano auricolari Bluetooth è possibile equalizzare le sonorità con Histen Honor, utile per enfatizzare ulteriormente l’audio. L’accoppiata tra auricolari e display a 120 Hz è perfetta per la riproduzione multimediale. I film in streaming in HD possono contare su un’esperienza che non fa rimpiangere né le Tv più recenti, né il cinema. Anche perché il display sfrutta il sistema di dimming Pwm (a modulazione d’impulso) a 1.920 Hz, che è stato varato nel 2022 sul Magic4 Pro. Questo consente di gestire la luminosità del pannello con un elevato grado di accuratezza ed evitando flickering e sfarfallii. In effetti, la gestione della luce dell’Oled è lineare e graduale, senza sbalzi, anche in condizioni di elevata luminosità ambientale, per esempio in giornate con tanto sole, laddove lo schermo raggiunge la luminosità di picco di 800 nits (che si rileva anche nei film in Hdr).

Nel nostro caso, abbiamo tenuto le impostazioni del display fisse a 120 Hz con risoluzione fissa su quella massima, con l’Always on display (che impatta tanto sulla batteria, mediamente almeno il 30%), il 5G attivato e attivato la modalità prestazioni, che porta al massimo tutti i parametri dell’hardware. Ebbene, così la batteria da 5.100 mAh è durata per circa 30 ore. In modalità di risparmio energetico, abbassando anche la frequenza del SoC ma senza incappare in fastidiosi lag, si superano i due giorni senza problemi di utilizzo senza ricaricare. In modalità standard, con un utilizzo misto tra multimedia, telefonate, chat e social, si arriva senza problemi a 36 ore di durata. Come detto, non serve ribadire il concetto che il Magic5 Lite è uno smartphone forte sul fronte autonomia: è stato certificato da enti terzi. Però la prova empirica è sempre quella che fa la differenza e, a tutti gli effetti, Honor ha trovato la quadra tra battery phone e smartphone “tuttofare”.

Magic5 Lite è anche sicuro, perché dispone di tutti gli strumenti di gestione dell’accesso tipici di un Android premium. Segnatamente permette di impostare l’impronta digitale con riconoscimento a specchio sotto al display e di attivare il riconoscimento del volto, oltre a password e sequenza numerica. Inoltre, nel pannello Impostazioni/Sicurezza ci sono due funzioni utili. Quella denominata “Blocco app” per consentire l’accesso alle app selezionate solo attraverso password o riconoscimento biometrico. Mentre in Cassaforte, sempre protetta da sistema a password o equivalente, si possono salvare i dati e i file che devono restare privati.

Sono tutte personalizzazioni di Android assicurate dalla Magic UI 6.1, che vanta anche la funzione Honor Share per condividere velocemente via Bluetooth o Wi-Fi, con abbinamento via Nfc, i dati e i file tra device mobili e pc. Molto utile per scambiarsi le foto o per perfezionare l’abbinamento con il computer, la stampante e le periferiche compatibili. Ancora una volta, una funzione di fascia superiore portata all’uso di tutti. Non manca, ovviamente, il supporto per abbinare Android a Windows e usare dallo schermo del pc le funzioni e i dati del Magic5 Lite.

Finora ci siamo concentrati sulla parte frontale, del display, dell’interfaccia e dell’esperienza d’uso. Ma girando il Magic5 Lite si nota il modulo rotondo, che richiama il design del Magic4 Pro, che integra i tre occhi delle fotocamere e il flash. In totale quattro “fori” in uno schema definito da Honor come “anello Matrix Star”. Lo schema ottico così confezionato comprende:

sensore principale a 64 Mpixel, f/1.8 e messa a fuoco a rilevamento di fase (Pdaf);

sensore ultra grandangolare da 5 Mpixel, f/2.2;

sensore macro da 2 Mpixel, f/2.2;

sensore frontale per i selfie da 16 Mpixel, f/2.5.

Per la cronaca, il sensore macro opera in simbiosi con quello principale per gli effetti bokeh che si attivano dall’app fotografica, classica di Honor, attraverso le modalità Ritratto (per le persone) e Apertura (per gli oggetti). Inoltre è possibile girare video a 1080p/30fps di buona qualità. Balza all’occhio che il Magic5 Lite non ha stabilizzatore ottico, ma il lavoro di ottimizzazione eseguito da Honor riesce a massimizzare l’esperienza fotografica.

Consigliamo vivamente di tenere sempre attiva l’intelligenza artificiale (AI) che gestisce anche l’Hdr e assicura una migliore resa fotografica, soprattutto con il sensore principale che è il vero punto di forza. C’è anche la modalità Hdr dedicata nel menu Altro, qualora si voglia scattare puntando tutto sulla dinamica cromatica, mentre nello stesso menu sono presenti le funzioni Super Macro per sfruttare il sensore dedicato e Alta risoluzione, per ottenere foto a 64 Mpixel. Infine, la modalità Multi-video attiva in contemporanea sensore selfie e posteriore per generare video in senso verticali perfetti per i social.

Honor ha profuso tutto il know-how fotografico per massimizzare la resa del Magic5 Lite. Che ha un sensore principale da 64 Mpixel capace di scattare bene in condizioni di luce ottimale e in modo più che soddisfacente anche al buio. In quest’ultimo caso, meglio attivare la modalità Notte, quindi non lasciare alla IA il compito di riconoscere la scena, perché si ottengono risultati migliori.

Il sensore principale anche con scarsa luce restituisce foto di buon livello, ben calibrate come colori e molto veritiere rispetto alla scena che si vede dal vivo. Il sensore macro e grandangolare risentono di una risoluzione inferiore, che si evince soprattutto quando si scatta di sera. In questo caso, inoltre, si perde la coerenza di colori che si aveva con la luce perché il wide angle e il macro tendono a scurire la scena. Anche per questo ci proponiamo di tornare sul settore fotografico dell’Honor Magic5 Lite, perché il brand ci ha abituato a update che migliorano strada facendo lo smartphone e soprattutto sul fronte fotografico.

Il Magic5 Lite parte da una buona base, data dal sensore a 64 Mpixel che non fa rimpiangere modelli più costosi. Lo zoom 2x è gestito sempre da questo obiettivo attuando un crop sulla parte centrale del sensore e restituendo scatti definiti. Meglio non esagerare con lo zoom, che arriva a 8x ma aumentando rumore e riducendo la definizione. L’uso ottimale, che garantisce massima soddisfazione, è dato dal sensore principale negli scatti 1x e 2x con la luce e in notturna; dal sensore ultra grandangolare in condizioni di luce; dal macro in condizioni di luce ottimali. Ma il Magic5 Lite non è un “camera phone” bensì, come detto, un device semplice e versatile. E l’impianto fotografico di Honor conferma questa vocazione, a offrire una esperienza fotografica soddisfacente nelle principali condizioni di utilizzo.

Modalità bokeh (Apertura e Ritratto) e macro

iGizmo.it è il web magazine made in Italy dedicato a mobile technology (smartphone, tablet e wearable), consumer electronics, computer, gadget, Iot, artificial intelligence, accessori, lifestyle e costume