Crotone. Cassette di pesce (di pregio) in cambio di favori all'Asp: in sei sott’accusa, Chiuse le indagini - Iacchite.blog

2023-02-22 18:35:18 By : Mr. Andy Xie

Pesce «di pregio» che avrebbero ricevuto in dono da un imprenditore di Crotone per ricambiare la mancata irrogazione delle sanzioni alla sua azienda nautica; ma anche omesse contestazioni per le violazioni della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro a vantaggio di una ditta edile. Si tratta dei presunti favori illegali che avrebbero concesso, alcuni dipendenti (al tempo delle indagini) dello Spisal dell’Asp di Crotone in occasione dei controlli nei cantieri effettuati nel 2021. Episodi, indicati nell’avviso di conclusione indagini che il pm, Alessandro Rho, ha fatto notificare a sei persone indagate nell’inchiesta che venne alla luce il 5 novembre 2022 con l’esecuzione di due provvedimenti di interdizione dalla professione. Tra gli accusati, figurano cinque ispettori del Servizio prevenzione igiene sicurezza ambienti di lavoro: Antonio Aloe (66 anni, di Cirò Marina); Giacomo Bruno, detto Jimmy (56, Crotone); Antonio Frontera (56, Crotone); Francesco Tilelli (68, Strongoli); e Lorenzo Rocca (44, Crotone). Ma sotto inchiesta è finito anche l’imprenditore Elio Balzano, crotonese di 40 anni, titolare della società navale “Porto Vecchio Service”.

Balzano, Bruno e Tilelli devono rispondere di corruzione in atti giudiziari. A Bruno e Tilelli vengono contestati pure i reati di falso ideologico in atto pubblico, rifiuto d’atti d’ufficio e abuso d’ufficio. Mentre ad Aloe, Frontera e Rocca non vengono contestati episodi corruttivi, ma sono loro addebitati il falso ideologico in atto pubblico, il rifiuto d’atti d’ufficio e l’abuso d’ufficio.

L’attività investigativa è scaturita dall’indagine che nel 2021 causò lo scioglimento del Comune di Petilia Policastro. Sotto la lente dei carabinieri del Nucleo investigativo sono finiti i controlli che due anni fa gli ispettori dello Spisal, Bruno e Tilelli, insieme alla Guardia costiera di Crotone, effettuarono nel cantiere navale della “Porto Vecchio Service”. Per gli inquirenti entrambi gli addetti dell’Asp avrebbero “archiviato la pratica” a carico dell’azienda di Balzano “senza irrogare alcuna sanzione” nonostante il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Tant’è, è la tesi accusatoria, dopo un ulteriore accertamento eseguito dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro, sarebbero emerse tre palesi violazioni: l’inidoneità della sicurezza dell’impianto elettrico del container utilizzato come officina; la mancata nomina del medico competente; e la mancata visita medica di un lavoratore.

In sostanza, osserva il pm, Bruno e Tilelli avrebbero omesso di redigere il verbale di prescrizione e contravvenzione per evitare l’apertura di un procedimento penale ai danni di Balzano, il quale avrebbe poi ricambiato il favore consegnando, ad aprile 2021, una cassetta di pesce ciascuno ad ambedue gli ispettori.

Invece su Rocca, Aloe e Frontera pende l’accusa di aver favorito, a febbraio 2021, un’impresa impegnata nell’adeguamento sismico di una scuola ad Umbriatico. Per la Procura non avrebbero predisposto il verbale di prescrizione e contravvenzione nei confronti dell’azienda, agevolando la chiusura del fascicolo che gravava sulla ditta per la presenza di un lavoratore in nero.

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