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2023-02-22 18:04:58 By : Mr. Tracy huang

Revelry, localizzato nella versione italiana in Baraonda: un titolo adeguato che si estende al di fuori della sedicesima stagione di Apex Legends (Voto: 8.8 - Recensione), considerando che Respawn ha prima annunciato e poi cancellato un gioco single-player ambientato nello stesso universo, quindi ufficializzato l’eutanasia della versione mobile, che scomparirà da smartphone e tablet a maggio.

Fortunatamente, i fan del battle royale potranno consolarsi con le tante novità in arrivo il 14 febbraio. Nessun nuovo personaggio, ma una rivisitazione profonda del meta, con l’introduzione di classi che suddividono le leggende esistenti in 5 diversi gruppi, una nuova arma e un sistema di rotazione delle modalità di gioco alternative a sostituire le Arene. Oltre a questo la comparsa di un classicissimo deathmatch 6-contro-6 e tante modifiche alle abilità dei personaggi, abbinate ad un percorso introduttivo per i neofiti che non vogliono trasformarsi in vittime sacrificali nei primi match.

Partiamo dalle cinque classi: osservando il roster in fase di scelta della leggenda ecco apparire Combattente, Assalto, Ricognizione, Supporto e Controllo. I Combattenti vedranno evidenziate le capsule di assistenza, e il loro contenuto, sin dalla fase di discesa, quindi avere Pathfinder, Mirage, Octane, Horizon, Valkirye o Wraith in squadra migliorerà considerevolmente il loot nelle primissime fasi della partita, quelle in cui anche una Mozambique può fare la differenza.

I Ricognitori, ovvero Crypto, Seer, Vantage e Bloodhound, utilizzando le antenne sulla mappa, non vedranno più la prossima regione dell’anello, ma la posizione delle squadre vicine per un breve periodo di tempo. Il ruolo di scoprire il percorso dell’anello, attraverso delle apposite console, viene preso dalle leggende di Controllo, in modo da valorizzare le fortificazioni di Caustic, Wattson, Catalyst e Rampart. Gli Assaltatori, inevitabilmente interpretati da Revenant, Fuse, Ash, Mad Maggie e Bangalore, godranno di nuove capsule munite di scomparto segreto, in cui appariranno solo add-on per le armi quali calci, mirini e stabilizzatori; inoltre potranno immagazzinare una scorta aggiuntiva di munizioni in ognuno dei loro slot inventario. Parlando di scomparti segreti, quelli delle capsule di supporto non saranno più esclusiva di Lifeline, ma di tutte le leggende di Supporto, quindi anche di Newcastle, Gibraltar e Loba.

L’introduzione delle classi punta a diversificare maggiormente le squadre, in cui spesso c’è un abuso di Wraith, Octane e Fuse. La speranza è che, in fase di costruzione del team, puntare solo su combattenti e assalitori renderà i team aggressivi e coordinati più facilmente prede di chi conosce a priori la loro posizione, o sfrutta strategicamente l’anello in battaglia, essendo munito di tutti gli scudi proposti da chi ha con se un agente di supporto.

L’opera di bilanciamento non poteva ovviamente dimenticare le abilità delle singole leggende, modificate sensibilmente rispetto alle scorse stagioni. La novità più eclatante riguarda Wraith, ora capace di creare dei portali dalla lunghezza doppia rispetto al passato, correndo anche più velocemente mentre li posiziona. A essere depotenziato è invece Seer, che vede la sua ultimate ricaricarsi più lentamente e non può più attivare ripetutamente il sensore di rivelazione del battito cardiaco avversario.

A godere di zipline più lunghe sarà Pathfinder, mentre il raggio antigravitazionale di Horizon non potrà più essere utilizzato come torretta per colpire gli avversari dall’alto, dato che verrà ridotto in altezza e reso più oscillante ed instabile. Chi ama sbeffeggiare gli avversari con gli ologrammi di Mirage apprezzerà la possibilità di rilevare la posizione di chi li sta colpendo, e risulterà più utile alla squadra rendendo invisibili per tre secondi i compagni rianimati, sempre che abbiano l’accortezza di non estrarre incautamente l’arma.

Leggermente modificata è anche l’ultimate di Bloodhound, che nella sua modalità cacciatrice troverà dei corvi capaci di indicare la posizione dei nemici più vicini. In compenso però, la sua scansione tattica non potrà più attraversare le pareti. Infine, la crocerossina giamaicana più amata vedrà ridotto il tempo necessario a sollevare i nemici, e richiamerà care package più rapidi nell’atterraggio e più carichi di loot.

La Stagione 16 vedrà il temporaneo accantonamento di Arena, che con il passare dei mesi sembrava riscuotere sempre meno successo tra i giocatori. A rimpiazzarla sarà Playlist, una rotazione continua delle modalità Extra-BR già sperimentate negli ultimi anni, fatta eccezione per un inedito Deathmatch a squadre 6-contro-6 che farà la felicità dei veterani di Quake e Unreal Tournament.

Niente strategie di posizionamento e considerevole riduzione delle abilità in battaglia. Il deathmatch provato durante le sessioni di prova era il classico "run and gun", con la possibilità di cambiare arsenale ad ogni respawn, passando dalla fase di cecchinaggio alla pulizia dello sporco nemico tramite shotgun e submachine gun. Le mappe sono tratte dalle Arene e da alcune parti di Kings Canyon, e vedono apparire numerosi care package ripieni di armi dorate, quali Bocek e Kraber.

Interessante la possibilità di partecipare con il classico trio di amici, lasciando al gioco il compito di completare la squadra con un altro trio o con altrettanti giocatori singoli, in modo da poter godere di un minimo di coordinazione. Parlando di facilità, è bene sottolineare gli sforzi di Respawn volti a migliorare l’esperienza dei neofiti, che ora potranno godere di una serie di partite introduttive popolate da bot.

Chi si approccerà per la prima volta al gioco potrà quindi affrontare avversari di difficoltà crescente, cimentandosi anche in alcune challenge utili ad apprendere le meccaniche indispensabili, come lo shield swapping. Persino il poligono è stato arricchito di opzioni, che permettono di sperimentare più comodamente le ultimate o esercitarsi con dummy in movimento.

Infine, grandi sforzi sono stati spesi nel miglioramento del matchmaking, che fino a oggi si limitava ad accoppiare avversari basandosi sulle statistiche del giocatore più forte in squadra, indentificandolo in sole quattro fasce di abilità. Sebbene alcune migliorie siano state già inserite nelle partite classificate odierne, è con la sedicesima stagione che l’abilità complessiva della squadra verrà tenuta in maggiore considerazione, calcolando anche le percentuali di vittoria rispetto alle partite giocate e indirizzando gli utenti verso server più “facili” nel momento in cui si gioca con degli sconosciuti.

Il numeroso culto dell’R-301 avrà una fitta al cuore scoprendo che il fucile di assalto più apprezzato nel gioco verrà depotenziato nel suo danno per proiettile, rendendolo un po’ meno micidiale negli scontri ravvicinati. A stemperare il dolore ci pensa Nemesis, un fucile automatico armato di munizioni energetiche, quelle meno influenzate dalla gravità.

Sputante raffiche simili a quelle di un Prowler, il Nemesis è in tutto e per tutto un’arma automatica, dato che continua a sparare semplicemente tenendo premuto il grilletto, fino a esaurimento del caricatore. Inoltre ha la capacità di aumentare la frequenza delle raffiche tra una ricarica e l’altra, diventando letale in mano a una Mad Maggie tutta salti e scivolate.

Parlando di raffiche, a finire nelle capsule assistenza sarà l’Hemlock in una versione Burst AR che, nelle nostre prove, si è dimostrata potenziata nei danni e nella precisione di tiro, molto più di quando viene arricchito di stabilizzatore viola. Parlando di piombo, da sottolineare anche un nuovo otturatore dorato per gli shotgun, capace di ricaricare automaticamente durante le scivolate, e la comparsa dei calci anche per Peacekeeper e Mastiff.

Una baraonda di novità insomma, che hanno portato una ventata di aria fresca durante le nostre sessioni di prova. Non mancano anche chicche più nascoste, come la possibilità di creare la respawn card di un compagno di squadra (anche a tempo scaduto) oppure la maggiore velocità con cui si percorrono le zipline di Pathfinder se ce n'è uno presente in squadra. È come se Respawn si fosse finalmente svegliata dal torpore che accompagnava l’ennesima Leggenda e l’ennesimo battle pass. Che è ovviamente presente anche a questo giro, ma che vi lasceremo scoprire il prossimo San Valentino.