Una sparatoria durata solo tre secondi

2023-02-22 18:06:37 By : Ms. Theresa Fu

Facebook Twitter Telegramma Youtube Instagram FlipboardControlla tutte le informazioni in PDF sul tuo dispositivo preferitoIl Pubblico Ministero ritiene che al momento della rapina non si potesse escludere che il "Demone" portasse un'altra arma e inoltre "non abbia collaborato a nulla" con gli agentiLa Procura chiede il fascicolo a carico dei due agenti della polizia locale che hanno ucciso il "Demone"Una sparatoria durata solo tre secondi/MGJorge Muñoz 22 febbraio 2023 - 06:50La Procura ha richiesto il fascicolo a carico dei due poliziotti locali che hanno ucciso il Demone durante una rapina in un supermercato di Amate, in un verbale che evidenzia come la sparatoria che ha messo fine alla vita del criminale sia avvenuta in soli tre secondi, un tempo in cui gli agenti hanno dovuto agire davanti alla minaccia di un individuo armato che ha sorpreso alle spalle i due poliziotti.Nella sua relazione, la Procura spiega che il rapinatore deceduto, detto il 'Demone', porta sempre con sé il fucile con cui minacciava il cassiere, "con gesti pericolosissimi colpendo il bancone con la canna del fucile" e addirittura sparando più volte al dipendente e ad altre persone e sparando contro la porta a vetri.Il pm sottolinea la "confusione" generata durante la rapina, dal momento che questo supermercato Amate ha tre corsie che formano più o meno un triangolo e immettono in diverse strade, con un ingresso pubblico anteriore, dove si trovano le cassiere, e un pronto soccorso/posteriore , accanto alla quale si trova la stanza con la cassaforte da dove il rapinatore a mano armata è uscito e ha sorpreso i due agenti della polizia locale.Così, ricorda, ci sono stati clienti e dipendenti che sono usciti quando è avvenuta la rapina, ma altri sono rimasti dentro "al riparo in un congelatore, dietro gli espositori o addirittura in attesa", quindi il rischio per queste persone "è continuato per tutta la rapina".Gli agenti della polizia locale sono entrati nel negozio dalla porta di servizio "confidando che il rapinatore" fosse alla cassa, dall'altra parte del supermercato, ma "la sorpresa si trova una volta entrati, quando l'impiegato che ha aperto la porta di servizio dice loro che il rapinatore è 'lì', si girano e il rapinatore appare, uscendo dalla stanza sicura".In merito a come sono avvenuti gli spari, la Procura analizza i filmati delle telecamere di sicurezza del supermercato, evidenziando come al minuto 12:05 si apra la porta sul retro del negozio, al minuto 12:10 entri la polizia e al minuto 12:13, quando il l'impiegato dice loro dov'era il rapinatore, uno degli agenti si gira ed entrambi tornano indietro, separando uno dei poliziotti all'interno mentre il suo compagno si dirige verso l'uscita."Mentre il rapinatore passa in mezzo a loro con l'arma, senza fermarsi, i due poliziotti incrociano i colpi, fuggendo nel negozio, ricevendo altri due colpi".Dal primo colpo all'ultimo "tre secondi trascorsi", poiché un altro "colpo involontario quasi alla fine dell'inseguimento per i corridoi è stato causato da un agente che gli ha colpito la mano con un espositore o un carrello, la pistola è stata sparata a terra , che gli è stato lanciato anche contro. cade, è un colpo irrilevante e incompleto".I colpi vengono sparati per quel "tempo minimo, pochissimo, meno di un secondo tra il terzo impatto e il quarto, per fermarsi a stabilire se fosse più conveniente agire in altro modo per salvaguardare tutti i beni legali colpiti.La Procura evidenzia anche "l'assenza di collaborazione da parte del rapinatore", il quale pur vedendo fin dall'inizio i poliziotti in divisa impugnare le pistole, non asseconda alcuna richiesta degli agenti, che gli urlano "Ferma, Polizia, Polizia! ".L'aggressore "non ha collaborato affatto, anzi, pistola alla mano, passa tra i poliziotti ed entra nel negozio, con quello che questo potrebbe comportare, e poco prima dello sparo che ha portato al terzo impatto, l'aggressore si lascia cadere la sua arma, che non possiamo essere sicuri abbia visto in quel momento" uno degli agenti, perché "un giaciglio la copriva".E anche dopo essere stato colpito, l'aggressore non si ferma, perché dal minuto 1.35 fino a quando cade a 1.47 -dodici secondi- "non smette di correre lungo il corridoio, nonostante il poliziotto gridi 'a terra, Polizia, a terra' continuamente".Inoltre, non si poteva escludere che il rapinatore potesse portare un'altra arma e bisogna tener conto, ricorda la Procura, "del dramma del momento" visto che le chiamate ai soccorsi di diverse persone e le registrazioni dei le telecamere della polizia rivelano la "situazione di panico generata dalla rapina e la valutano molto più da vicino rispetto alle immagini mute del supermercato".Le chiamate ai soccorsi “rivelano l'angoscia” di queste persone e se è vero che gli agenti di polizia locale non erano a conoscenza di questi dettagli, “trattandosi di una rapina in un supermercato era facile dedurre quanto fosse pericolosa la situazione, un pericolo che come si può vedere (e sentire) era reale."Devi essere registrato per poter scrivere commenti.© Joly digitale |Rioja 13, Mezzanino.41001 Siviglia