Messina Denaro: nella stanza segreta gioielli e scatole vuote, il sospetto delle carte fatte sparire - la Repubblica

2023-02-22 18:19:20 By : Z summer

Nel ventre molle della provincia di Trapani, le microspie dell’Antimafia che tengono sotto controllo i complici di Matteo Messina Denaro stanno registrando un gran subbuglio. Non si fa che parlare di Iddu e del suo arresto. Mezze battute su una stradina poco distante dal covo di via Cb 31 e su alcune passeggiate da quelle parti hanno insospettito gli investigatori del Gico di Palermo, che lavoravano su un altro filone d’indagine. Uno spunto che ieri mattina è stato subito riferito ai magistrati della procura. E poche ore dopo, è stata disposta un’altra irruzione nel centro di Campobello. Guardia di finanza e carabinieri, insieme al procuratore aggiunto Paolo Guido. La pista era giusta, il proprietario di quella casa ha un cognome pesante, che riporta alla famiglia Messina Denaro. Dentro un appartamento al piano terra di via Maggiore Toselli 34 è stata trovata una stanza segreta piena di gioielli. E anche di scatole vuote, chissà se ci sono state mai delle carte lì dentro.

Un altro tassello di questa storia, in cui mancano ancora i documenti del padrino, l’archivio di Totò Riina di cui parlano i pentiti, e chissà quanti altri appunti di un capomafia in piena operatività. Per questo i carabinieri e la procura cercano ancora altri covi e altre stanze segrete in giro per la provincia trapanese. Intanto, in via Toselli, ci sono una quarantina di pezzi di valore, per chi indaga è la cassetta di sicurezza del padrino arrestato lunedì: collane, bracciali, pietre preziose sistemate con cura dentro le custodie. C’erano anche dei vassoi d’argento sugli scaffali metallici che riempiono la stanza di tre metri per due nascosta dietro a un armadio: spostando un fondo scorrevole spunta una porta blindata. Quando finanzieri e carabinieri hanno chiesto al proprietario, lui ha subito consegnato le chiavi. Precisando: «Lì dentro c’è tutta roba della mia famiglia». Ma non convince.