Controlli in piazza Garibaldi: arrestata donna per tratta di persone

2023-02-22 18:38:59 By : Ms. MIRA XIA

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Continuano i controlli dei carabinieri a piazza Garibaldi e nelle zone limitrofe da parte dei Carabinieri della compagnia stella su disposizione del comando provinciale di Napoli.

Durante le operazioni, svolte con il prezioso contributo dei militari del reggimento campania e con quelli dei reparti speciali, una 34enne nigeriana già nota alle forze dell’ordine è finita in manette. I Carabinieri della stazione di Napoli Borgoloreto hanno rintracciato la donna in via Sopramuro e l’hanno arrestata in virtù del provvedimento emesso dal Tribunale di Cagliari perché gravemente indiziata di tratta di persone e riduzione in schiavitú. La donna è in carcere dove dovrà scontare la pena di 5 anni e 9 mesi di reclusione.

I militari del nil di Napoli hanno invece denunciato un 47enne di origini pakistane, titolare di un mini market di via d’Aragona. Diverse le violazioni dell’uomo sanzionato anche per 40mila euro. I militari hanno sospeso l’attività perché al suo interno hanno trovato un lavoratore in nero. Il personale dell’asl ha sequestrato 105 chili di alimenti privi di tracciabilitá o addirittura scaduti.

I Carabinieri del reggimento campania hanno denunciato per guida senza patente con recidiva nel biennio un 62enne. I Militari hanno sorpreso l’uomo, con patente già revocata lo scorso agosto, a piazza Garibaldi alla guida di un’auto. I controlli seguiranno nei prossimi giorni.

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Beccati due corrieri con 8kg di marijuana. I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio due incensurati di 29 e 26 anni.

I due sono corrieri per una nota società di trasporti. I militari li hanno controllati in strada, poco lontano dalla centrale via Montagna Spaccata a Napoli.

Erano ai piedi del loro furgone aziendale e stavano tentando di liberarsi di un grosso pacco. Un comportamento che ha acceso la curiosità dei militari che hanno raggiunto il furgone e chiesto spiegazioni.

Dalla scatola l’inconfondibile aroma di cannabis essiccata. Il quadro è stato immediatamente chiaro e, quando dal pacco è stato rimosso il nastro adesivo, sono emersi tre bustoni sottovuoto carichi di marijuana.

8 chili di erba, pronta per essere dosata e smerciata. I due corrieri sono finiti in manette, la droga sotto sequestro. Sono ora in carcere, in attesa di giudizio.

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Avvocato fa entrare 400 grammi di hashish in carcere. Il 17 febbraio 2023 personale della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere ha eseguito una misura cautelare.

Ad emettere il provvedimento Giuice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della locale procura.

Destinatari della misura un avvocato del Foro di Napoli e del proprio assistito, quest’ultimo detenuto per altri fatti nel penitenziario sammaritano.

L’attività d’indagine è oridinata immediatamente dopo il colloquio tra l’avvocato ed il detenuto all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere nella stanza destinata ai colloqui tra i detenuti ed i loro difensori.

Gli agenti hanno perquisito accuratamente l’avvocato indagato e lo hanno trovato in possesso di quattro panetti da circa 100 grammi ciascuno di stupefacente del tipo “Hashish”, di un micro telefonino con scheda SIM e caricabatteria con cavetto occultati sulla sua persona.

Ulteriori accertamenti eseguiti in seguito hanno permesso di emettere la misura cautelare. L’avvocato ed il detenuto, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva, sono rispettivamente alle misure cautelari degli arresti domiciliari e della custodia in carcere.

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Colpì violentemente un poliziotto. Personale del Commissariato di Telese Terme hanno eseguito – quest’oggi – una misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di San Felice a Cancello. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Benevento, è scattato all’esito di una attività di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica. Destinatario un 39enne di origini albanesi indagato per reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni aggravate commessi nei confronti di agenti del Commissariato di Telese Terme impegnati nel servizio di controllo del territorio in data il giorno 2 gennaio del 2023.

Le indagini hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato. Il due gennaio, infatti, l’uomo si trovava a bordo della propria auto con altre due persone. Alla vista dell’Alt delle Forze dell’ordine, anziché fermarsi per consentire il controllo, sarebbe fuggito mettendo in pericolo – con manovre pericolose – l’incolumità dei poliziotti e degli utenti della strada. Una volta sceso dalla vettura – secondo quanto riporta una nota della Procura – avrebbe proseguito la sua resistenza passando ulteriormente alla vie di fatto, colpendo con violenza al capo e alle mani un agente. Avvrebbe infatti cagionato al poliziotto lesioni personali. L’indagato nell’immediatezza dei fatti è riuscito a scappare. Gli operatori hanno così arrestato solo uno dei tre che erano in auto.

Attraverso le successive indagini, coordinate dalla Procura di Benevento e condotte dalgli investigatori del Commissariato di Telese Terme, acquisiti gravi indizi in ordine all’identificazione dell’indagato.

L’ordinanza cautelare emessa obbliga l’indagato a dimorare nel Comune di San Felice a Cancello, al fine di neutralizzare il rischio che l’uomo commetta nuovi delitti della stessa specie. Si sarebbe dimostrato, infatti, di indole fortemente trasgressiva e violenta.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, adottato nella fase delle indagini preliminari e il destinatario della stessa è allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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Controlli nel Rione Traiano e alla Loggetta. Ieri mattina i Nibbio dell’Ufficio Prevenzione Generale e gli agenti della Polizia Locale hanno effettuato controlli nelle vie Marco Aurelio, Orazio Coclite, Romolo e Remo, Tertulliano e Guglielmo Scognamiglio dove hanno rimosso 38 veicoli, di cui 2 autocarri e 3 motocicli, poiché trovati in stato di abbandono e privi di copertura assicurativa.

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Tenta una truffa con un finto sinistro stradale, arrestato. Lunedì sera i Falchi della Squadra Mobile nel transitare in piazza Municipio angolo via Cristoforo Colombo hanno notato un’auto con a bordo due persone il cui conducente, dopo aver affiancato un furgone, ha lanciato una pietra colpendo la parte posteriore del mezzo.

Gli agenti, dopo aver visto i due automobilisti scendere dalle rispettive vetture e discutere animatamente, si sono avvicinati per un controllo ma il conducente dell’auto, alla loro vista, si è rimesso alla guida del veicolo allontanandosi in direzione di San Giovanni dove un’altra pattuglia dei Falchi lo ha bloccato e trovato in possesso di numerose pietre di varie dimensioni.

Inoltre, gli agenti hanno accertato che l’uomo alla guida del furgone, dopo aver udito un rumore provenire dal retro della vettura, un uomo lo aveva avvicinato asserendo di aver subito un danno al proprio veicolo gli aveva chiesto del denaro come risarcimento.  Un 49enne di Afragola con precedenti di polizia è finito in manette per tentata truffa.

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Controlli negli Studi medici di famiglia e negli studi pediatrici. I Carabinieri dei NAS, nell’ultimo periodo, di concerto con il Ministero della Salute, hanno effettuato una intensa attività di controllo, su tutto il territorio nazionale, presso gli studi medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, al fine di accertare la presenza del medico nello studio nei giorni e negli orari comunicati all’ASL e svolgere una verifica generale sulla corretta conduzione dell’ambulatorio.

Sono stati ispezionati complessivamente 1.838 studi di Medici di Medicina Generale e pediatri convenzionati, dei quali 251 hanno evidenziato non conformità. Si tratta di circa il 14% che hanno permesso di rilevare 308 tra irregolarità penali ed amministrative.

Le non conformità più frequenti, pari al 65% delle violazioni contestate, hanno riguardato carenze igienico/strutturali degli ambienti destinati alle visite, come la presenza di attrezzature non idonee all’uso medico, impiego di locali diversi da quelli dichiarati o privi di sufficiente areazione.

Tali irregolarità sono state oggetto di segnalazione alle Autorità Sanitarie locali per il ripristino delle condizioni di regolarità.

Sebbene la maggioranza degli studi controllati abbia offerto una corretta erogazione dei servizi ai propri assistiti, gli accertamenti dei NAS hanno consentito l’emersione di alcune situazioni illecite che hanno determinato il deferimento all’Autorità giudiziaria di complessive 51 figure mediche e amministrative.

Tra queste, 3 medici sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria poiché ritenuti responsabili di aver falsamente attestato, all’Azienda Sanitaria Territoriale, l’esecuzione di visite e prestazioni domiciliari o presso case di riposo nei riguardi dei propri mutuati, risultati nella realtà mai svolti, ricevendo indebitamente il rimborso delle prestazioni dichiarate.

Presso due studi medici, il NAS di Catania ha scoperto la redazione di prescrizioni mediche attraverso il portale on-line eseguite da parte dei collaboratori di segretaria, in assenza dei medici titolari degli studi, mentre il NAS di Perugia ha deferito un medico per il rilascio di prescrizioni di farmaci rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale con false indicazioni della data.

I controlli hanno determinato, inoltre, il sequestro complessivo di oltre 650 confezioni di farmaci scaduti di validità. Altresì, presso due ambulatori in provincia BAT, i rispettivi medici detenevano decine di confezioni di medicinali prive di bollino, la cui destinazione è in corso di accertamento per appurare eventuali finalità connesse con l’illecito rimborso dei farmaci in danno del servizio sanitario pubblico.

Nel corso della campagna di controlli, 2 sono stati i provvedimenti di sospensione all’utilizzo di studi medici emessi in provincia di Catania e Reggio Calabria per mancanza di abitabilità e allestimento di altre attività mediche non autorizzate.

In Campania i controlli hanno riguardato anche le province di Salerno, Avellino e Benevento.

Il Nas di Salerno ha ispezionato complessivamente 36 studi di medicina generale e pediatrici, di cui sette risultati non conformi, avendo rilevato criticità organizzative o funzionali che sono state immediate rappresentate alle competenti autorità per l’immediata risoluzione. In Provincia di Salerno effettuati 30 controlli, di cui 7 non conformi. Nella Provincia di Avellino 3 controlli che hanno avuto esito regolare e in Provincia di Benevento altri tre controlli risultati regolari.

Situazioni particolari riscontrat dai controlli negli studi dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta dai NAS

Deferita in stato di libertà una dottoressa, medico di medicina generale, con studio nella provincia di Trento, per aver detenuto all’interno dell’ambulatorio 50 confezioni di medicinali, anche parzialmente utilizzate, con data di scadenza superata ed in promiscuità con altri prodotti della stessa tipologia in regolare corso di validità.

Medesima situazione accertata anche presso un altro studio medico dove sono state sequestrate 11 confezioni di medicinali, oltre a dispositivi medici, integratore alimentare e presidi medico chirurgico con data di scadenza superata.

Deferito in stato di libertà un medico di medicina generale, in quiescenza dal mese di settembre 2022.

Dagli accertamenti svolti è infatti emerso che il medico, in prossimità della data di cessazione dal servizio, aveva redatto 110 ricette mediche con prescrizione di farmaci rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale, con date false ed antecedenti a quelle di effettivo ritiro dei ricettari presso il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria.

Deferiti in stato di libertà 2 medici di medicina generale per aver attestato falsamente, all’Azienda Sanitaria Territoriale, di aver eseguito complessivi 557 accessi, di fatto mai effettuati, per visite/prestazioni nei riguardi dei rispettivi mutuati ospiti di una casa di riposo/residenza protetta per anziani della provincia di Ancona.

I due sanitari, sulla base degli accertamenti documentali effettuati, risultano aver percepito indebitamente, per le prestazioni mai eseguite, indennizzi per un importo totale di euro 4.100.

A seguito dei controlli svolti presso due studi medici della provincia di Barletta-Andria-Trani, rinvenute e sottoposte a sequestro complessivamente 59 confezioni di specialità medicinali, tutte prive del bollino farmaceutico, del valore complessivo di euro 700. Deferiti in stato di libertà i 2 medici di medicina generale, titolari degli studi.

Presso due ulteriori studi medici pediatrici di Bari riscontrata, a fattor comune, la mancata indicazione di alcuni orari di apertura, in difformità con la normativa vigente.

In una delle due strutture, inoltre, accertata la conservazione di farmaci e vaccini all’interno di un frigorifero di tipo domestico, situato in un locale privato, comunicante con la struttura.

Deferito in stato di libertà un medico di medicina generale per aver esercitato la professione in uno studio privato in ambito territoriale/comunale diverso da quello autorizzato e dichiarato nell’atto di convenzione con l’Autorità Sanitaria di Reggio Calabria.

All’interno accertato inoltre l’attivazione abusiva di un centro medico di fisioterapia munito di apparecchiature elettromedicali.

L’intero ambulatorio, del valore complessivo di euro 600.000, sottoposto a sequestro.

Disposta la sospensione immediata dell’attività di uno studio medico di medicina generale della provincia di Catania risultato attivato in assenza di registrazione sanitaria e sprovvisto dei requisiti strutturali di abitabilità e di aperture obbligatorie verso l’esterno per il ricambio naturale dell’aria.

Presso altri due studi di medicina generale, ubicati nella medesima provincia, sorpresi gli assistenti di studio intenti al rilascio di prescrizioni farmaceutiche e per esami diagnostici, in assenza dei dottori titolari, a favore di assistiti attraverso il portale on-line riservato ai medici.

Si è proceduto pertanto al sequestro penale probatorio di complessive 8 prescrizioni mediche indebitamente emesse, in procinto di essere consegnate ai diretti interessati. Deferiti in stato di libertà, per concorso nell’esercizio abusivo della professione sanitaria, i titolari dei due studi medici ed i rispettivi assistenti.

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